Sandro Trotti è nato a Monte Urano (AP)
nel 1934. Trasferitosi a Porto San Giorgio con la famiglia, comincia
a disegnare. Nel 1949 è a Roma e si iscrive al Liceo Artistico
di Stato, dove si diploma nel 1953. Frequenta Domenico Purificato,
allora assistente di Capogrossi, suo professore di Liceo; Pericle
Fazzini e Sante Monachesi, suoi coetanei e Corrado Cagli. Conosce
casualmente Luigi Montanarini, futuro direttore dell'Accademia di
Belle Arti di Roma; fra i due nasce una lunga ed intensa amicizia.
Trotti, in questo periodo, si interessa a Matisse e ai cubisti; la
sua pittura è fortemente indirizzata allo studio del colore
intenso come struttura compositiva del quadro, in cui cerca di conciliare
una visione sensuale della realtà con un linguaggio plastico
che lo trasfiguri.
I suoi temi sono fino al 1949 gli argani, le mucche
e le donne. Nel 1958 realizza esperienze fotografiche con Alberto
Grifi sulla simultaneità del gesto pittorico, da cui derivano
gli olii astratti su vetro e su cellophane, in cui il pittore ricerca
la contemporaneità di pitture diverse su piani diversi.
Nel
1965 la serie delle grandi tele astratte ad olio si arricchisce di
materia intrecciata, battezzata da Emilio Villa "crates",
in cui la ritmica segnica prepara l'orditura strutturale dell'intervento
cromatico.
Nel 1974 Durante un soggiorno estivo a Porto San Giorgio,
Trotti comincia a disegnare le mucche, sul tema già trattato
negli anni precedenti e a rielaborare il tema degli argani, che trovano
il proprio ritmo in fantastici equilibri spaziali. Da questo momento
in poi la sua poetica trova nuova linfa nelle ricerche cromatiche
applicate ai ritratti di donne e ai nudi.
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