Inaugurazione mercoledì 18 ottobre 2006, ore 19,30
Informazioni
dettagliate sulla mostra (PDF
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Trecento opere d'arte tratte dai
"Tesori del secondo rinascimento"
Donne vale da titolo e da tema, entrambi inconsueti per una mostra. Donne: protagoniste dell’arte e dell’invenzione, in modo speciale e inedito, da cinquecento anni. La questione investe il valore della vita, e non soltanto il valore dell’Italia e dell’Europa. La questione donna è essenziale alla civiltà moderna. In seguito all’irruzione delle donne nella repubblica occidentale con il rinascimento, questa è la testimonianza di una civiltà senza precedenti, da acquisire ciascuna volta con l’invenzione e con l’arte. Questione intellettuale. Questione politica. La repubblica viene tratta in questa rivoluzione verso la qualità. Apparati e regimi, istituzioni e famiglie, compagnie e aziende sono volti in questa modernità, che conquisterà il pianeta senza mai diventare visione del mondo.
Sistemi e mitologie, regimi e serragli sono costituiti, in altri contesti culturali, dalla paura del nuovo e della differenza, tanto da tenere le donne nella chiusura ideologica e sociale. Non tollerano la questione donna, né il nudo — neppure nell’arte — né la sessualità, per riaffermare il regno della paura, per evitare l’incubo dell’ospitalità.
Il nudo e la sessualità procedono dall’apertura intellettuale inaugurata dal rinascimento. Essi sono assenti, per esempio, nell’arte cinese. La modernità di questi cinquecento anni è sempre da acquisire e da inventare. Essa viene dall’Italia e sta conquistando il pianeta. Contro la modernità si sono mossi i fondamentalismi. Invano. Anche se in modo cruento, come tutte le visioni del mondo, che sono sempre passatiste.
Con le donne, la memoria è arte e invenzione, si scrive, si qualifica. Tende al valore assoluto, alla qualità intellettuale. Le donne non sono le muse né il supporto delle forme sociali e istituzionali. Ma ciò che è essenziale alla civiltà stessa. Se la questione donna come questione intellettuale e come questione politica viene elusa, l’ombra del negativo starà sempre dinanzi e mai s’instaureranno la tolleranza dell’Altro e della differenza incolmabile e neppure il gusto dell’ospitalità.
In occasione della mostra, si sono tenuti tre Atelier dedicati ai sensi, dal gusto all'olfatto |
sabato 18 novembre 2006
"Les Ateliers Cavistes: champagne, che delizia"
Un workshop di un paio d'ore che comprende un viaggio intorno al mondo dello champagne e tre degustazioni guidate da un'esperta sommelier, Michela Cimatoribus, con Veuve Clicquot Vintage di varie annate, abbinati a ricercati assaggi gastronomici. La mattinata prosegue poi, come in tutti gli altri incontri, con la visita guidata alla Mostra Donne e un pranzo nel Giardino d'inverno.
sabato 16 dicembre 2006
"A lume di naso"
A condurre l'Atelier è la creatrice di fragranze Simonetta Pardini Giurlani, autrice di ritratti olfattivi al femminile, come quello ideato per Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, ma anche di profumi-location, che narrano e interpretano un luogo geografico, come la linea "Segreti di Lucca". Il viaggio, tra curiosità e degustazioni olfattive, continua tra le fragranze di Santa Maria Novella, che la signora rappresenta nel suo "Angolo", dedicate e amate da personaggi femminili, da Caterina de' Medici a Nicole Kidman.
sabato 20 gennaio 2007
"Dal chicco alla tazzina"
Segnalato su milanodabere.it
Viaggio sensoriale dell'Università del caffè di Trieste di Illy, il laboratorio è dedicato alla scoperta della complessità aromatica di una delle bevande più largamente diffuse, anche tra il pubblico femminile, ma ancora poco conosciute. Un percorso unico e sofisticato, guidato dall'esperto Diego Allaix, alla ricerca di sapori, odori e suggestioni dei paesi di provenienza del caffè: dal centro America all'India, passando per l'Africa.
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